Riforme costituzionali, rischi e opportunità

Ieri sera 27 maggio 2010  al Circolo della Stampa  siamo andati ad assistere (in qualità di Popolo Viola Torino)  al dibattito, organizzato da Libertà e Giustizia, su: ”Riforme Costituzionali Rischi e Opportunita”.

Partecipavano al dibattito il Dr. Gustavo Zagrebelsky (Presidente Emerito della Corte Costituzionale  –  Presidente Onorario di Libertà e Giustizia) e il Dr. Luciano Violante (Responsabile PD per la riforma dello Stato).

Che dire? Partirei dall’impressione che ho avuto, a livello di empatia personale, nei riguardi dei due personaggi.

Il Prof. Zagrebelsky è una persona semplice, serena, sorridente e con una padronanza della ”materia” della discussione in oggetto, enciclopedica. Ha parlato in modo semplicissimo a tutti i presenti, segnalando le sue perplessità per una riforma condivisa con il partito al governo.

Il Dr. Violante, forse anche proprio per il compito ”ingrato” che ha, in fondo è il responsabile del suo partito per la riforma dello stato. Non era perfettamente a suo agio, sentiva di dover ”vendere” il suo prodotto, ad un pubblico che, tutto sommato, lo guardava con un’aria mista tra preoccupazione e delusione.

Quindi stava, emotivamente sulle ”sue” diciamo così, cercava il consenso, con dei sorrisi forzati… non era a suo agio.

Il moderatore, il Dr. Paolo Volpato, giornalista del TG3 ha posto ad entrambi domande, che miravano a metter in evidenza le discrepanze sull’argomento tra i due personaggi.

Grazie a tutto ciò è stata una gran bella discussione.

La mia impressione (ragazzi sono una casalinga, quindi prendetele con le ”molle” le mie impressioni!)  è che  Violante non si renda conto di giocare con il fuoco! Fare riforme costituzionali con il partito attualmente al Governo è una follia! Ma lui sostiene che se non le si fa ora, con il loro intervento condiviso (PD), potrebbero, un domani, essere fatte peggio da qualcun altro! A me sembra matto! (Sempre da casalinga…  mettereste l’argenteria più bella di casa sulla tavola mentre avete come ospiti gli evasi di San Quintino? Non credo… bene, ora mettereste in discussione la Costituzione con un Governo in ”odor di mafia”)???

E’ un pò come dire, lo so che è una ”porcata” ma se non ci mettiamo una ”pezza” noi chissà cosa potrebbero combinare da soli?

Mi sorge un dubbio… noi società civile, contiamo qualcosa? Oppure sono decisioni prese dall’alto, da un partito che vive dentro se stesso e che pensa che tanto ”noi” non siamo in grado di capire? Il fatto che il Prof. Zagrebelsky avesse delle ”enormi” perplessità a proposito, mi dava sicurezza… significava che le perplessità che aveva la sottoscritta (casalinga…) non erano dettate solo dalla mia ignoranza… ma erano condivise con qualcuno che ne ”mastica” alla grande sull’argomento! Quindi avvalorava i miei dubbi e la mia diffidenza, nei confronti di un Signore che in fondo, è anche coinvolto nella legge attualmente in vigore sul conflitto di interesse, in quanto a suo tempo aveva preparato una bozza di legge, talmente mastodontica, che di fatto si era arenata da sè. Sarebbe stato sufficiente risolvere il problema legato all’autonomia delle informazioni, questo è in realtà il vero  conflitto di interesse!!  Se fosse stato risolto,  oggi non saremmo in questa situazione da paese Africano!

Mah… Violante (e non è il solo purtroppo… ) vive in un mondo tutto ”suo” ormai, dicotomizzato dalla realtà della società civile,  sembra viva una boccia di pesci rossi… ”rossi” è una parola grossa…. ”sbiaditi” forse è meglio.

di Elena Saita

Una Risposta to “Riforme costituzionali, rischi e opportunità”

  1. Elena Saita giugno 10, 2010 a 12:22 PM #

    Azzeccatissimo il disegno dell’Italia! Ma…. che malinconia!

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